Molte città del nord Italia, data la forte industrializzazione avvenuta nel secolo scorso, sono viste spesso come città moderne cementificate, prive di storia e bellezze, ma non è così.
La Pianura Padana, a causa della sua natura paludosa e boschiva, è stata scarsamente abitata fino al III secolo a.c., quando in età imperiale i romani cominciarono a coltivarci. Tra le zone già abitate, troviamo Bergamo.
Una leggenda attribuisce a Cyndo, della tribù dei Liguri Orobi, la fondazione di Barra, il primo insediamento della zona, un’altra invece attribuisce agli Etruschi la fondazione e fortificazione della città attorno al VI secolo a.c.
Nei secoli sarà dominata dai Galli Cenomani, dai Romani, dai Longobardi, diverrà Libero Comune nel medioevo, successivamente entrerà a far parte della Repubblica di Venezia, del Lombardo-Veneto, fino all’Unità d’Italia con l’ingresso in città di Garibaldi nel 1859 e la partecipazione di molti volontari alla spedizione dei Mille.
Bergamo si distingue in due parti, Bergamo Alta, che è la parte più antica della città, quella dove si concentrano le maggiori attrazioni storiche, e Bergamo Bassa, nata nel medioevo e poi espansa fino ai giorni nostri e per questo considerata la parte nuova della città.
Il territorio bergamasco, grazie al lavoro nel tempo di aziende agricole e artigiane, è ricco di specialità e prodotti alimentari tipici di qualità, tra cui: confetture, formaggi con latte da bestiame allevato in alpeggio, salumi, miele; molti di questi prodotti si fregiano delle certificazioni DOP, IGP, alcuni De.Co. (Denominazioni Comunali) e per i vini DOC e DOCG.
Nonostante non sia molto conosciuta sotto tale aspetto, in provincia di Bergamo si possono trovare alcune specie di tartufi. Sebbene non siano zone di produzione del rinomato bianco, si ha una discreta quantità di tartufo nero estivo o scorzone e nero pregiato.
Zone vocate alla raccolta sono ad esempio i territori da Lovere a S.Pellegrino, lungo le rive del Brembo, od anche la Val Serina. Addirittura i più vecchi tartufai orobici affermano di aver trovato degli esemplari nei parchi cittadini.
Grazie alla collaborazione con fidati cercatori di tartufo locali, è possibile provare il piacere di visitare i meravigliosi boschi delle Prealpi Bergamasche in compagnia del suo cane alla ricerca di questo misterioso fungo ipogeo.
Arricchite la vostra vacanza con un’attività singolare ed unica, oppure regalatela a chi vi sta a cuore al posto dei soliti regali, una caccia al tartufo.
Può essere fatta sia dagli amanti dell’arte e della città, che dai più sportivi appassionati di escursionismo e trekking. È adatta anche ai bambini.
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