Moreno Moroni, da sempre innamorato della sua terra di origine, sia da pescatore, sia da cacciatore e in ultimo da tartufaio, ha sempre perseguito lo scopo della valorizzazione e la salvaguardia del suo patrimonio.
Definito “Mastro tartufaio aretino”, per la grandissima esperienza teorica e pratica nel mondo del tartufo, è l’ispiratore dell’Az. Agr. Villa Magna, che gestisce assieme a tutta la sua famiglia. È lui che prima di tutti ha creduto nella tartuficoltura e in un nuovo modo di fare agricoltura. È la forza motrice dell’azienda e persecutore dell’agricoltura biologica, permettendoci così di offrire ai nostri clienti un prodotto di ottima qualità.

Ricordiamo di seguito la sua biografia:

Moreno Moroni nasce a Caprese Michelangelo il 24/07/1956.
Nel 1976 consegue il diploma di perito agrotecnico, e nello stesso anno, dopo essere entrato nel Corpo Forestale dello Stato, inizia a prestare la propria opera presso l’Istituto Sperimentale per la Selvicoltura di Arezzo, occupandosi della realizzazione e gestione di particelle sperimentali di specie legnose di pregio (noce, ciliegio) ma sopratutto di tartuficoltura (micorrizazione di piantine, impianti e gestione delle tartufaie, raccolta etc.). In particolare, dal 1977 al 2009, diviene responsabile degli arboreti sperimentali di Vallombrosa e dell’annesso bosco farmacia. È in quegli anni che matura passione e conoscenza verso i tartufi, cosicché nel 1983 ottiene dalla Regione Toscana la sua prima autorizzazione da raccoglitore di tartufi.
Nello stesso anno contribuisce alla realizzazione e all’apertura del centro di tartuficoltura di S. Angelo in Vado (PU), collaborazione durata circa 7 anni in virtù di una convenzione tra regione Marche e l’allora Istituto Sperimentale per la selvicoltura di Arezzo del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste.
Ha fattivamente collaborato ai rilievi di campagna, durati alcuni anni, del progetto “T. magnatum“ sempre del Ministero, di cui era direttore Augusto Tocci.
Negli anni ‘90 acquista i primi terreni ritenuti vocati nella zona compresa tra Valtiberina e Casentino (AR) e successivamente mette a dimora circa 1700 piantine micorrizzate con diverse specie di tartufo autoprodotte, arrivando poi negli anni fino a un totale di 10 ettari.
Nel 1999 iniziano i primi risultati con il T. albidum, nel 2004 con il T. aestivum e a seguire il T. melanosporum. Attualmente le piantagioni realizzate sono dotate di impianto d’irrigazione fisso con diverse tesi di pacciamatura e di diserbi e di recinzioni con rete a maglia sciolta o simile, con altezza di 180 cm. I cani utilizzati per la ricerca di tartufo in origine erano bracco – pointer, invece negli ultimi anni si è puntato maggiormente sul lagotto romagnolo.
Nel quinquennio 2001/2005 contribuisce alla progettazione e realizzazione di numerose tartufaie, progettate dal Dott. For. Leonardo Nocentini, in tutto il territorio provinciale aretino, attingendo ai finanziamenti previsti dal PSR.
Dal 2001 è Presidente dell’Associazione Tartufai delle Valli Aretine.
Nel 2002 partecipa ad un corso di aggiornamento sulla tartuficoltura a Spoleto tenuto dalla locale Comunità Montana.
Dal 2002 tiene corsi di preparazione sulla biologia del tartufo nonché sulla legislazione vigente agli aspiranti tartufai facendo parte presso l’amministrazione provinciale della commissione per l’accertamento dell’idoneità alla raccolta dei tartufi.
Sempre nel 2002 tiene corsi di aggiornamento sulle materie sopracitate agli Agenti e Sottoufficiali del C.F.S., agli Agenti della Polizia Provinciale della Comunità Montana e agli Ispettori micologi dipendenti USL.
Nel 2003 è docente di tartuficoltura presso l’”Università del Tartufo” di S. Miniato per un totale di 5 corsi tra S. Miniato e S. Giovanni D’Asso.
Dal 2003 al 2005 è Coordinatore Regionale delle Associazioni Tartufai Toscane.
Dal 2005 al 2012 è Presidente dell’U.R.A.T.T. (Unione Regionale Associazioni Tartufai della Toscana).
Dal 2004 è vicepresidente nazionale della F.N.A.T.I. (Federazione Nazionale Associazioni Tartufai Italiani) partecipando a numerosi convegni sul tartufo anche in Francia e in Spagna.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.