I consumatori stanno diventando sempre più attenti a quello che comprano, imparando a leggere le etichette, informandosi sulla produzione e provenienza dei prodotti, scegliendo di acquistare anche in base alla qualità e non solo alla pubblicità e all’aspetto esteriore come imporrebbero certe strategie di marketing.
Proprio per questo, in contrapposizione alla logica della grande distribuzione, abbiamo l’obiettivo di informare ed educare i nostri clienti sul prodotto che trattiamo maggiormente, il tartufo.

Su questo filone l’Azienda agricola Villa Magna ha deciso di avviare la procedura per la certificazione biologica sin dalla sua nascita, ottenendo, dopo un periodo di conversione, la prima autorizzazione nel 2001. Attualmente i nostri prodotti certificati sono il tartufo fresco, le olive da olio, le castagne, il foraggio e i legumi. Le particelle soggette al controllo biologico sono localizzate in Valtiberina, Casentino e nel territorio aretino per un totale di 30 ettari.
L’agricoltura biologica è definita come un sistema globale di produzione agricola che favorisce la gestione razionale delle risorse interne all’azienda a salvaguardia dell’agroecosistema.
L’agricoltura biologica è un metodo di produzione che ha lo scopo di:

  • Preservare la fertilità del terreno nel lungo periodo, riciclando i rifiuti di origine vegetale e animale (concimi organici) per restituire gli elementi nutritivi alla terra
  • Aumentare la diversità biologica
  • Coltivare senza impiego di prodotti chimici di sintesi e di OGM (Organismi Geneticamente Modificati)
  • Limitare l’inquinamento dell’agroecosistema e delle risorse idriche
  • Mantenere l’integrità biologica e le qualità essenziali del prodotto nella trasformazione del prodotto primario

Il controllo nel settore del biologico ha l’obiettivo di verificare la conformità aziendale ai requisiti richiesti dalle norme di riferimento e di mirare a reprimere eventuali comportamenti illeciti. I soggetti coinvolti nel processo di certificazione sono: l’azienda, che possiede i requisiti e la conformità alla normativa e l’Organismo, che controlla i requisiti e la conformità aziendale.
L’ente certificatore scelto è Suolo e Salute s.r.l., divenuto un organismo di controllo e certificazione per l’agroalimentare e l’ambiente nel 2000, ma operante nel settore come Associazione Suolo e Salute sin dal 1969 e prima promotrice del metodo organico-minerale, alla base dell’agricoltura biologica.
La procedura per ottenere la certificazione biologica è abbastanza lunga e complessa:

  • Prima si invia la richiesta mandando una “Notifica di produzione con Metodo Biologico”, corredata con:
    • Programma Annuale di Produzione
    • Documentazione probante le superfici ed i dati catastali dichiarati
    • Planimetrie relative alle superfici dichiarate
    • Planimetrie relative agli immobili dichiarati
    • Lo statuto e l’atto costitutivo, o visura camerale, nel caso di strutture societarie
  • La richiesta viene vagliata dalla Direzione Regionale che controlla la documentazione, la quale se incompleta ne viene richiesta l’integrazione, oppure se conforme viene fatta una visita ispettiva di avvio, al fine di verificare gli aspetti operativi, strutturali e gestionali dell’azienda.
    La relazione viene inviata alla Direzione Tecnica per esaminarla ed invia il responso al Comitato di Certificazione, il quale riesamina il caso ed emette il pronunciamento. Se positivo l’azienda entra nel registro degli operatori controllati e riceve l’attestato di idoneità al controllo di Suolo e Salute.
  • A questo punto vanno tenuti aggiornati i seguenti documenti:
    • Schede delle materie prime
    • Schede operazioni colturali
    • Schede di vendita
  • Le analisi vengono effettuate da laboratori esterni.
    La Direzione Tecnica predispone un piano di campionamento effettuato da personale dell’organizzazione. I prelievi riguardano almeno il 10% dei controllati.
  • Le ispezioni vengono eseguite secondo un apposito piano ispettivo:
    • In fase di avvio: entro 30gg si ha la prima ispezione, nella quale si verifica la rispondenza tra documenti forniti e realtà operativa, per analizzare inoltre l’ecosistema circostante ed i fattori di rischio accidentale
    • A regime: la Direzione Regionale redige il piano ispettivo, che deve essere approvato dalla Direzione Tecnica, specificatamente per il tipo di prodotto, nei periodi più a rischio. I controlli devono essere eseguiti almeno una volta l’anno fino ad un massimo di 300, senza ricevere nessun preavviso
    • Fasi operative: si verificano i documenti con la realtà operativa, poi si prende visione diretta di impianti, strutture, magazzini, infine si analizzano i documenti aziendali. Dai dati raccolti si redige il verbale di ispezione
  • Rilascio del logo e della certificazione: risultata idonea ai controlli, l’azienda riceve l’Attestato di Idoneità, con il quale si può richiedere il Certificato di Prodotto, che accompagnerà il bene, l’autorizzazione alla stampa di etichette e l’utilizzo del logo.
  • Attestati: vengono emessi i seguenti attestati:
    • Attestato di Idoneità: ammissione al controllo
    • Attestato di Conformità: certifica la conformità dell’azienda
    • Attestato di Qualifica: dimostra la qualifica del controllo ed è di due tipi, conversione e biologico
  • In caso di infrazioni si incorre in:
    • Soppressione dell’indicazione del metodo biologico
    • Ritiro della certificazione

Una volta ottenuta la certificazione l’azienda potrà, sempre e comunque nel rispetto della normativa, rilasciare certificati biologici del prodotto agli operatori commerciali che ne abbiano necessità.

Per maggior informazioni sulla disponibilità di tartufo biologico e altri prodotti, nonché sulle modalità di rilascio dei certificati, CONTATTATECI pure.

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