Il tartufo brumale (Tuber brumale Vitt. e la varietà moschatum De Ferry) e il tartufo nero pregiato (Tuber melanosporum Vitt.), detto anche tartufo di Norcia o del Perigord, sono due specie di nero invernale che, secondo la legge regionale Toscana, si raccolgono dal 15 novembre al 15 marzo.
Con questo articolo vogliamo spiegare le differenze tra questi due funghi ipogei che possono essere confusi dai meno esperti.
Potete vedere la loro descrizione anche in questo video.
Esteriormente si presentano simili, infatti la loro scorza (o peridio) è di colore nero ed ha delle verruche piccole e poco pronunciate. Risulta quindi evidente come non ci si possa basare solo sull’aspetto esteriore, ma è necessario analizzare altre caratteristiche.
Un primo rapido metodo è quello di grattare via qualche verruca per vedere il colore all’interno, in questo modo si può notare che il pregiato ha tonalità più tendenti al rosso mentre il brumale è più spostato verso il blu/viola.
Le differenze diventano ancora più marcate se andiamo a sezionare i due tipi di tartufo. Analizzando la gleba, è facile notare come nel tartufo pregiato maturo sia molto scura tendente al nero-violaceo e con venature bianche e fini, la gleba del tartufo brumale invece è grigio- brunastro con venature larghe e diradate.
Infine un altro elemento importante da valutare è il profumo, assolutamente non paragonabile tra i due.
Il nero pregiato ha un odore dolce, intenso e gradevole, rendendo ogni piatto speciale, il brumale invece presenta un odore molto forte, tendente al muschio, soprattutto nella varietà moscato.
Nel mercato il nero di Norcia è molto ricercato ed apprezzato, questo ne fa aumentare il prezzo rispetto al poco utilizzato brumale, per questo è bene porre molta attenzione in quello che ci propongono, per evitare di incorrere in spiacevoli fregature.