È opinione diffusa che il miglior tartufo nel mondo sia il tartufo bianco pregiato (Tuber magnatum Pico), anche se in molti si domandano il perché.
Prima di tutto presenta delle proprietà organolettiche superiori agli altri, con il suo odore inconfondibile, forte e penetrante.
Inoltre lo si può trovare in un periodo limitato di tempo, la sua ricerca è abbastanza difficoltosa e non si può coltivare, restringendo ulteriormente le zone dove cresce. Questa sua rarità rispetto agli altri carpofori lo rende molto richiesto e fa sì che il prezzo sia elevato.
Storicamente, eccetto il tartufo nero pregiato in Francia, nell’alta cucina e nei pochi posti dove si potevano mangiare prodotti di alta qualità, si conosceva solo il bianco.
Negli ultimi decenni, tuttavia, anche se il tartufo bianco conserva il suo primato, altri tartufi come il tartufo nero uncinato e il bianchetto hanno preso campo, perché più economici e comunque gustosi.

In Italia le zone di provenienza sono varie, ma tutte presentano delle caratteristiche simili, con corsi d’acqua e particolari specie di alberi attorno, come ad esempio pioppi, querce, tigli.
Nonostante questo però, i tartufi non sono tutti uguali, anzi, il territorio ed il clima hanno delle importanti influenze (come ad esempio nel vino, dove si parla di “terroir”). Il consumatore medio non riesce ad apprezzarle appieno, ma chi è esperto, già solamente dal colore, dalla consistenza e dal profumo, riesce ad identificare una certa zona di provenienza; perfino il singolo albero può dare caratteristiche sensoriali diverse rispetto ad un altro tartufo trovato nella stessa zona.

In particolare, le zone dove troviamo i nostri tartufi sono la provincia di Arezzo, sia nell’Alta Valtiberina, dove sono concentrati la maggior parte dei nostri terreni, e l’inizio della Val di Chiana, arrivando fino alla provincia di Siena, nel cuore delle crete senesi, dove questa terra dona una inconfondibile colorazione e forma ad un tartufo bianco che può essere classificato come uno dei migliori in Italia.

Il prodotto trovato all’interno delle nostre riserve può anche essere certificato biologico per una nicchia di mercato sempre in continua crescita.
Per avere una disponibilità tutto l’anno o per chi viaggiando non può consumarlo velocemente ed ha problemi di conservazione, vengono realizzati vasetti confezionati, dove lo si può trovare concentrato in pasta, in crema assieme al tartufo bianchetto, oppure amalgamato al burro.

Tutto è acquistabile on line, direttamente nella nostra azienda, al mercato coperto delle Logge del Grano di Arezzo, al mercato coperto di Montevarchi oppure nel punto vendita di San Gimignano che è aperto da pasqua a inizio novembre.

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