Da una ricerca ed analisi del tartufo trovato pochi giorni fa, abbiamo stabilito che si tratta della specie non commestibile di Tuber excavatum Vittadini.
La scorza o peridio è liscia, di colore ocraceo ed ha nella parte inferiore una cavità centrale abbastanza pronunciata.
La gleba o polpa, è formata da venature bianche, rade e convergenti verso la cavità. Non presenta un odore particolare ed ha una consistenza dura che essiccandosi diventa come quella di un sasso.
Si trova durante tutto l’anno e non raggiunge dimensioni apprezzabili.
La sua commercializzazione è VIETATA per le pessime qualità.
È conosciuto volgarmente anche come: tartufo legnoso, tartufo scavato, durello, durone, caciolla.