Padova, la città del Santo.
La potremmo così definire dato il legame che tutta la popolazione ha creato con Sant’Antonio da Padova. Girando per la città, infatti, è impossibile non imbattersi in qualcosa “del Santo”, che esso sia da bere, mangiare, vestire, collezionare o vedere. Anche la stessa basilica a lui dedicata, la Pontificia Basilica di Sant’Antonio, eretta tra il 1200 e il 1300, è conosciuta come “il Santo”.
Andando alla sua storia, le prime colonizzazioni sono testimoniate dai ritrovamenti risalenti all’XI-X secolo a.c. lungo le rive di un affluente del fiume Brenta, l’attuale Bacchiglione, il quale attraversa il centro storico.
Chiamata inizialmente Patavium, in epoca romana si alleò proprio con Roma contro i Galli Cisalpini, per poi in seguito entrare a tutti gli effetti a far parte dell’Impero.
Grazie a Carlo Magno la città cominciò a riprendersi dalla crisi causata dalle invasioni barbariche che l’avevano devastata e spopolata.
Divenuta Libero Comune durante il Basso Medioevo, Padova si è arricchita e proprio a questo periodo, nel 1222, risale la fondazione della sua Università, una tra le più antiche e famose del mondo.
Dopo una serie di guerre con Verona e la Repubblica di Venezia, entrò a far parte di quest’ultima nel 1405, restandovi fino alla sua caduta nel 1797, venendo poi data da Napoleone all’Austria.
Infine, è entrata a far parte del Regno d’Italia con la terza guerra di indipendenza nel 1866.
Attualmente invece, per numero di abitanti, è la terza città del Veneto, preceduta da Venezia e Verona.
I più importanti della città sono la maestosa chiesa di Santa Giustina, una delle più grandi del cristianesimo, la quale è situata proprio di fronte al magnifico Prato della Valle, una delle piazze più grandi d’Europa, di forma ovale, con all’interno un’isola alberata contornata da un doppio anello di 78 statue dedicate a personaggi importanti per la città (tra cui ad esempio Torquato Tasso, Tito Livio, Galileo Galilei, Francesco Pertarca, Ludovico Ariosto, Michele Savonarola, Antonio Canova). Proseguendo sono degni di nota: l’Orto Botanico, la chiesa di Santa Maria dei Servi, il palazzo feudale Capodilista con i suoi merli, Piazza delle Erbe dalla quale si ammirano il Palazzo del Podestà, il Palazzo delle Debite, e l’imponente Palazzo della Ragione, Piazza della Signoria con i suoi palazzi e la medievale Torre dell’orologio, il duomo cittadino che è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, ed infine la famosissima Cappella degli Scrovegni, che accoglie al suo interno un importantissimo ciclo di affreschi di Giotto.
Padova non è solo palazzi e monumenti, ma offre anche un bellissimo paesaggio nei suoi dintorni, nonché prelibatezze culinarie come ad esempio i bigoli, la gallina padovana, i vini DOC, i prosciutti, il tartufo ecc.
Oltre a borghi incantevoli, tra cui Monselice, Este ed Abano, questa zona non è importante solo per i famosi stabilimenti termali che attirano tantissime persone, ma anche perché è ricca di tartufi. Molto conosciuti infatti per la raccolta di questo prezioso fungo, sono i Colli Euganei (in particolare nei paraggi del Comune di Cinto Euganeo), che distano pochi chilometri dal centro storico del capoluogo. Un’altra importante zona, più a nord-ovest poco oltre i suoi confini, sono i Colli Berici, situati nella provincia di Vicenza.
Oltre al tartufo nero presente in queste colline, si può trovare qualche esemplare di tartufo bianco pregiato attorno ad Este, ed in maniera più rilevante, più a sud avvicinandosi alle sponde del fiume Po.
Data la bellezza e la ricchezza del suo territorio, grazie alla collaborazione con amici esperti tartufai, la Villa Magna Tartufi ha deciso di offrire la possibilità di provare una vera caccia al tartufo immersi nella natura.
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