Olfattometro

Da alcuni anni i ricercatori sono impegnati nella realizzazione del c.d. olfattometro o naso elettronico, strumento che dovrebbe soppiantare definitivamente l’impiego del cane da tartufo. Al momento, esistono diversi studi e prototipi, ma nulla di certo sulla sua reale funzionalità.
In generale il congegno si basa su una gamma di sensori per raccogliere ed analizzare campioni d’aria ed individuare l’aroma caratteristico dei tartufi.
Considerata l’efficienza degli strumenti utilizzati nella ricerca delle fughe di gas e che il composto principale del profumo del tartufo è il bis-metil-tio- metano, in teoria potrebbe essere realmente utilizzato.
I maggiori problemi fin qui riscontrati sono stati nella difficoltà di taratura per tutte le singole specie di tartufi e nella pesantezza della strumentazione.
Riteniamo che ancora ci vogliano alcuni anni di studi e sperimentazione prima di vederlo impiegato nel campo e di un conseguente riconoscimento normativo.

2 thoughts on “Metodi di raccolta dei Tartufi – Parte IV

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