Sempre più spesso ci capitano proposte di vendita di tartufi da paesi esteri, in particolar modo dai Balcani (Romania, Bulgaria, Albania ecc.) e da altri paesi del Mediterraneo (Iran, Marocco, Tunisia ecc.).
In alcuni casi propongono tartufi commestibili, tipo Bianco Pregiato, Scorzone e Uncinato, in altri invece cercano di smerciare tartufi non vendibili in Italia, come ad esempio la Terfezia (o tartufo del deserto).
Anche i prezzi sono molto variabili, si passa da cifre esigue a richieste addirittura superiori a quelle italiane del momento.

Tutto questo ovviamente va a scapito della concorrenza, della legalità, ma soprattutto della salute delle persone, in quanto sono completamente ignote l’origine e la tracciabilità del prodotto.

Recentemente, ci è stata chiesta una consulenza su di un tartufo bianco acquistato in Romania.
Già il periodo dell’acquisto ci ha subito insospettiti, infatti a giugno si trovano solamente i tartufi estivi, infatti, appena abbiamo potuto vedere dal vivo il prodotto, è stato assolutamente chiaro come non si trattasse di un tartufo.

Dalle foto si può vedere come nemmeno la forma ed il colore lo possono ricordare, ancor meno le venature interne. Per non parlare del profumo, quasi inesistente ed inconfondibilmente di fungo.

Purtroppo ci si può sempre imbattere in persone che si approfittano della fiducia e della poca conoscenza di alcuni acquirenti, per questo consigliamo sempre di affidarsi ad operatori professionali e a stare attenti alla stagionalità dei frutti, anche se i supermercati ci hanno abituati ad avere qualsiasi prodotto per tutto l’anno.

QUI è possibile vedere la descrizione ed il periodo di raccolta delle più importanti specie di tartufo commerciabili in Italia.

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